Armi nucleari: inumane, inaccettabili, e adesso illegali

Giamaica, Nauru e Honduras: queste le ultime Nazioni che hanno portato con la loro firma al raggiungimento delle 50 ratifiche necessarie per l’entrata in vigore del Trattato per la Proibizione delle armi nucleari. IPPNW, l’Organizzazione internazionale dei medici per la Prevenzione della guerra nucleare, ha prodotto una dichiarazione. Ecco una libera traduzione di alcuni stralci dello Statement.

“Oggi alle Nazioni Unite a New York, l’Honduras, assieme alla Giamaica e Nauru il giorno precedente, diventano le nazioni più recenti a ratificare il Trattato delle Nazioni Unite sulla proibizione delle armi nucleari (TPNW), portando a 50 il numero totale di Paesi che hanno ratificato il Trattato. Superando la soglia di 50 ratifiche significa che tra 90 giorni, il 22 gennaio 2021, questo trattato entrerà in vigore legale e diventerà parte del Diritto Internazionale, vincolante per gli Stati che lo hanno già ratificato e tutti quelli che successivamente ratificheranno il trattato.

International Physicians for the Prevention of Nuclear War (IPPNW) ammonì per la prima volta 40 anni fa che la guerra nucleare sarebbe stata il disastro umano e ambientale definitivo e richiese l’eliminazione delle armi nucleari. Mettere fuori legge queste armi genocide, al cui scopo IPPNW ha lavorato sin dalla fondazione della Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari (ICAN) nel 2007, è un passo essenziale verso la prevenzione della guerra nucleare, e l’entrata in vigore del TPNW è un’enorme vittoria per la salvezza del pianeta.

Il trattato è particolarmente necessario di fronte al pericolo reale e attuale di una guerra nucleare più alto che mai. Le lancette dell’orologio dell’Apocalisse sono avanti più di quanto non siano mai state: 100 secondi a mezzanotte. Tutti e nove gli Stati dotati di armi nucleari stanno modernizzando i loro arsenali con armi nuove, più precise e “utilizzabili”; mentre i loro leader annunciano irresponsabili esplicite minacce nucleari.”

E la minaccia è tanto più grave considerando l’effetto catastrofico di un conflitto anche limitato:

“L’incenerimento radioattivo scatenato da una guerra nucleare mirato alle città in una parte del mondo, che coinvolga anche meno dell’1% dell’arsenale nucleare globale, sarebbe seguito da un’era glaciale nucleare mondiale e da una carestia nucleare, che metterebbe a rischio miliardi di persone.

Come hanno confermato l’Organizzazione Mondiale della Sanità e la Croce Rossa / Mezzaluna Rossa, i servizi sanitari e di emergenza non potrebbero rispondere in modo sostanziale ai bisogni delle vittime, anche di una sola arma nucleare esplosa su una città. Quando non esiste una cura, la prevenzione è imperativa.

In questa profonda crisi la visione e l’opportunità fornite dal TPNW sono tanto più cruciali e urgenti.”

Il Nuclear Ban Treaty coinvolge legalmente una tipologia di “armi di distruzione di massa” la cui proibizione non era stata ancora inserita nelle norme del Diritto Internazionale. Ma quanto è stato fatto per l’eliminazione delle mine, bombe a grappolo e armi batteriologiche e chimiche ha dato traccia al nuovo Trattato:

“Una lezione coerente è fornita dall’esperienza con armi biologiche e chimiche, mine terrestri antipersona e munizioni a grappolo. I trattati che hanno codificato il rifiuto di un’arma inaccettabile nel diritto internazionale hanno fornito una base e una motivazione cruciali per il progressivo lavoro di eliminazione di queste armi. Fornire uno standard legale per tutte le nazioni è stato essenziale per i progressi sostanziali compiuti nel controllo delle armi vietate. Tutte le armi soggette al divieto del trattato sono ora meno spesso giustificate, prodotte, scambiate, dispiegate e utilizzate. Nessuna arma indiscriminata e disumana è stata controllata o eliminata senza prima essere stata proibita.”

“Il TPNW colma un vuoto nel diritto internazionale che per troppo tempo ha visto l’arma più distruttiva mai inventata, l’unica arma che rappresenta una grave minaccia esistenziale per l’intera umanità e per la biosfera, come l’unica arma di distruzione di massa a non essere proibita secondo il diritto internazionale.

In un periodo buio, il TPNW fa luce sul percorso più promettente per liberare il mondo dal rischio di violenza nucleare indiscriminata. Il trattato non solo fornisce un divieto completo e categorico delle armi nucleari, ma fornisce anche l’unico quadro concordato a livello internazionale per tutte le nazioni, per adempiere al loro obbligo legale di eliminare le armi nucleari.

Inoltre il TPNW obbliga le nazioni che aderiscono a fornire assistenza a lungo trascurata per le vittime dell’uso e dei test di armi nucleari, e di intraprendere azioni di bonifica fattibile degli ambienti contaminati dall’uso e dai test di armi nucleari.

L’imminente entrata in vigore del TPNW fornisce un momento di verità. Gli Stati che prendono sul serio il disarmo nucleare aderiranno al trattato. Qualunque sia la loro iperbole, quelli che non si uniranno sono esposti come parte del problema piuttosto che come soluzione.

Il documento traccia anche un accenno di storia, a partire dalla fondazione di ICAN, e sottolineando l’impegno comune tra IPPNW e le altre Organizzazioni sanitarie internazionali:

“Siamo orgogliosi di aver fondato ICAN, che è diventata la principale coalizione per la campagna della società civile che lavora con i governi per concludere il trattato sul divieto delle armi nucleari. Per il suo lavoro ICAN è stata insignita del Premio Nobel per la Pace per il 2017.

Siamo inoltre orgogliosi di lavorare a stretto contatto con i nostri colleghi professionisti della salute presso la World Medical Association, l’International Council of Nurses e la World Federation of Public Health Associations, nonché il movimento internazionale della Croce Rossa / Mezzaluna Rossa, nel parlare con voce unita ed esperta riguardo la prova convincente e inconfutabile che qualsiasi uso di armi nucleari sarebbe una catastrofe assoluta, per la quale non è possibile alcuna risposta sanitaria e umanitaria, e quindi la prevenzione attraverso l’abolizione delle armi nucleari è l’unica linea d’azione responsabile.

Il coraggio e l’impegno di molti governi e diplomatici, spesso di fronte a riprovevoli pressioni da parte di Stati dotati di armi nucleari, hanno reso questo storico trattato una realtà, alle Nazioni Unite a New York il 7 luglio 2017. Siamo orgogliosi di lavorare con loro e impazienti di continuare a lavorare con loro per consegnare le bombe suicide globali, quali sono le armi nucleari, nella pattumiera della storia. Attendiamo con impazienza la prima riunione degli Stati aderenti a Vienna entro i prossimi 15 mesi per promuovere l’attuazione del trattato.

Chiediamo a tutti gli Stati di firmare e ratificare il trattato con la massima urgenza e di applicarlo fedelmente. Il tempo non è dalla nostra parte. Il trattato offre la nostra migliore speranza contro le nostre peggiori armi.”

Sono seguite le firme dei membri del Comitato Esecutivo di IPPNW:

  • Tilman Ruff – Co-Presidente IPPNW Australia
  • Daniel Bassey – Co-Presidente IPPNW Nigeria
  • Ira Helfand – Co-Presidente IPPNW Stati Uniti
  • Arun Mitra – Co-Presidente IPPNW India
Il documento originale: TPNW 50 ratifications – IPPNW statement_english