IPPNW Italy, ICANW, Senzatomica, Iniziativa Umanitaria

ICANW (International Campaign to Abolish Nuclear Weapons) (www.icanw.org), è stata pensata fin dalla cerimonia per il Premio Nobel per la Pace 1985 (vedasi Paese Sera del 3 gennaio 1986, articolo: “C’è un progetto per far esplodere la pace”) come un grande ed efficace strumento di Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari, campagna globale poi effettivamente (grazie alle nuove tecnologie globali della comunicazione) promossa all’unanimità dall’International Council dell’Internazionale Medici per la Prevenzione della Guerra Nucleare, IPPNW (International Physicians for the Prevention of Nuclear War), organizzazione Premio Nobel per la Pace 1985, in occasione del Congresso Mondiale che tenemmo ad Helsinki nel settembre 2006.

In Italia, grazie alla proficua collaborazione con IPPNW Italy, si è sviluppata “Senzatomica”, una importantissima iniziativa multimediale rivolta ai cittadini, ai giovani, ed alla società civile, che, avviata a Certaldo nel luglio 2010, con espresso riferimento ad ICANW, fu presentata ufficialmente al pubblico ed alla stampa alla Camera dei Deputati, Palazzo Marini, nel febbraio 2011.

Significativamente, da allora i siti web della Sezione Italiana dell’Internazionale Medici (www.ippnw-italy.org) e di Senzatomica (www.senzatomica.org) sono tra loro collegati.

Le nuove tecnologie della comunicazione che ci hanno dato la possibilità di pensare prima, progettare poi ed infine sviluppare ICANW hanno permesso anche l’Iniziativa Umanitaria contro le Armi Nucleari (HINW, Humanitarian Initiative against Nuclear Weapons) sviluppata grazie alla collaborazione tra International Physicians for the Prevention of Nuclear War (IPPNW), Comitato Internazionale della Croce Rossa/Mezzaluna Rossa (ICRC/HC, International Committee of Red Cross/Half Crescent) e Ministeri degli Esteri di Norvegia, Messico ed Austria, che ha prodotto una sollevazione mondiale di 116 Stati non nucleari, in sede ONU, contro le Armi Nucleari e per la loro Abolizione, al punto da impedire, nel maggio 2015, in sede di Nazioni Unite, in occasione della Decima Commissione di Preparazione (PrepComm) della Conferenza di Revisione del Trattato di Non Proliferazione Nucleare, l’adozione della consueta “Dichiarazione Finale” proposta dagli Stati Nucleari che da molti decenni ha sempre ribadito l’enorme potere distruttivo delle armi nucleari, definendole tuttavia necessarie per la sicurezza nazionale degli Stati Nucleari oltre che per la “sicurezza” globale.

Questo cammino specifico inizia proprio in Italia il 27 novembre 2009, quando, in occasione della Conferenza Internazionale “Peace is in our hands” (“La Pace è nelle nostre mani”) International Peace Bureau Italia ed IPPNW Italy, fecero incontrare, nella storica città diplomatica mediterranea di Mazzarino, sita nel cuore della Sicilia, Sindaci per la Pace Iracheni, Iraniani ed Italiani. Tutto cominciò dal ritorno in patria dei Sindaci per la Pace Iraniani con il testo in inglese di una relazione italiana a loro presentata.

Nell’aprile successivo, al Working Meeting del Segretariato dei Summit Mondiali dei Premi Nobel per la Pace che si tenne a Roma, all’hotel San Pietro, riferimmo quell’esperienza siciliana al dott. Liebeskind, rappresentante del Presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa/Mezzaluna Rossa, comunicandogli l’urgente necessità che la sua organizzazione intervenisse rapidamente e bene sulla questione del disarmo nucleare, della Non Proliferazione e dell’Abolizione delle Armi Nucleari, anche per evitare imminenti fraintendimenti internazionali e globali che portassero ad un attacco militare ad una nazione araba che aveva inviato in Italia Sindaci di alcune tra le sue maggiori città, proprio per tale motivo.

In particolare, gli avevamo riferito un importante concetto espressoci da uno di loro, cioè dal Sindaco della più grande città Iraniana dopo Teheran, e cioè che era impensabile che una bomba nucleare potesse colpire Israele, in quanto sede della spianata delle Moschee, che a Gerusalemme da sempre ospita i centri spirituali di tre religioni, quella cattolica, quella ebraica, e quella islamica.

Fu così che qualche mese dopo, a New York, il 1° settembre 2010, il Presidente Iraniano Ahmadinejad, in occasione del suo intervento alle Nazioni Unite, alla Conferenza di Revisione del Trattato di Non Proliferazione Nucleare, affermò: “Noi non sappiamo che cosa farci di un’arma nucleare”, dopo che qualche giorno prima, al workshop mediterraneo e medio orientale del Congresso Mondiale dell’IPPNW (svolto in Svizzera, all’Università di Basilea), avevo richiesto con forza al diplomatico dell’ambasciata iraniana presso le Nazioni Unite che era venuto a seguire la nostra discussione un intervento urgente, chiaro e chiarificatore dell’Iran, sulle sue intenzioni rispetto al proprio programma nucleare, dopo che l’espressione “distruggeremo Israele” fatta qualche tempo prima dal Presidente Iraniano, aveva messo in vivo allarme governi ed opinione pubblica mondiali. Proprio in quella stessa occasione avevo avuto l’onere e l’onore di essere eletto all’unanimità Presidente Coordinatore della Commissione Mediterranea dell’IPPNW.

In sede di preparazione, a Roma, del Summit Mondiale dei Premi Nobel per la Pace che tenemmo nell’ottobre 2010 ad Hiroshima il dott. Liebeskind, autorevole e capace dottore in Scienze Politiche al vertice del Comitato Internazionale della Croce Rossa/Mezzaluna Rossa, capì fino in fondo la drammatica urgenza della nostra richiesta, ed avvenne così il miracolo: in preparazione del Summit di Hiroshima, la Croce Rossa organizzò il 3 agosto 2010, nell’Università di Tokyo, una conferenza internazionale sugli effetti delle armi di distruzione di massa sia nucleari che chimiche e batteriologiche, alla quale come relatore fu invitato il Direttore del Museo della Pace di Teheran, il collega Iraniano Shariar Khateri, medico esperto nella cura delle vittime Iraniane delle armi di distruzione di massa chimiche irachene, che proprio qualche giorno dopo, il 23 agosto, l’International Council dell’IPPNW avrebbe accolto all’unanimità al suo interno come Presidente della neonata Sezione Iraniana dell’IPPNW.

Nel frattempo, nel marzo 2010, dopo l’importante Conferenza Internazionale svoltasi a Mazzarino, l’Iran aveva invitato a Teheran Pugwash, l’organizzazione di fisici nucleari Premio Nobel per la Pace, scambiando l’International Physicians for the Prevention of Nuclear War per un’organizzazione di fisici anziché di “physicians”, cioè medici, per cui l’invito era stato prontamente inoltrato al Presidente Mondiale dell’IPPNW Gunnar Westberg, che infatti si recò a Teheran, dove fu accolto proprio al Museo della Pace, e poi ricevuto dal Governo Iraniano oltre che ospitato dalla Televisione di Stato Iraniana, con sua enorme sorpresa, per parlare a tutta la nazione Iraniana di disarmo nucleare.

Il dott. Liebeskind, che al Working Meeting di Roma rappresentava ufficialmente la Croce Rossa Internazionale, organizzazione Premio Nobel per la Pace, mentre chi scrive rappresentava l’IPPNW, organizzazione Premio Nobel per la Pace 1985, negli anni successivi operò perché la sua organizzazione adottasse, per la prima volta dall’inizio dell’era nucleare e della sua storia organizzativa, la storica Dichiarazione che la impegna a lavorare per l’eliminazione delle armi nucleari, e che ha costituito le basi per lo sviluppo dell’ “Iniziativa Umanitaria” (“Humanitarian Initiative”).

Fu per me motivo di grande soddisfazione ed onore quando, partecipando a Ginevra alla riunione del Comitato Internazionale della Croce Rossa che discusse ed approvò all’unanimità la Risoluzione del novembre 2012 che chiama globalmente tutte le organizzazioni nazionali della Croce Rosa e della Mezzaluna Rossa a lavorare per l’eliminazione delle armi nucleari, il nuovo CoPresidente Mondiale dell’Internazionale Medici (IPPNW), il collega americano Ira Helfand, mi tenne aggiornato in tempo reale sull’andamento della discussione e sull’adozione finale della Risoluzione.

In questo quadro, in Italia, abbiamo contribuito a promuovere, dopo Certaldo, Senzatomica Firenze, Senzatomica Abruzzo, Senzatomica Pesaro, Senzatomica Bologna.

L’ultima relazione per Senzatomica fu tenuta da IPPNW Italy a Bologna l’11 ottobre 2013, proprio nel giorno in cui si seppe del conferimento del Premio Nobel per la Pace 2013 all’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPCW), che poco tempo prima aveva effettivamente scongiurato con la propria attività di consulenza per l’accordo internazionale per lo smantellamento dell’arsenale chimico Siriano la conflagrazione di una guerra globale contro la Siria, adoperandosi con grandissima rapidità ed efficacia nelle attività di rimozione di gran parte dell’arsenale chimico siriano da parte di una forza multinazionale, previo stoccaggio dei container sulle banchine del porto Italiano di Gioia Tauro.

Anche l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche aveva aderito alla nostra ICANW, ma quel giorno, a Bologna, non avemmo tempo per dirlo!

Trent’anni fa, tornando da Oslo, dalla cerimonia per il conferimento alla mia organizzazione del Premio Nobel per la Pace, scrivemmo che c’era un progetto per far esplodere la pace, individuandolo nel ruolo della società civile globale per l’affermazione della messa al bando di tutte le armi nucleari. Quel progetto si è reso concretamente possibile oggi, proprio in presenza delle nuove tecnologie della comunicazione e della forza e della tenacia di tutti noi.

Dott. Michele Di Paolantonio,
medico specialista in Igiene e Medicina Preventiva,
Fondatore e Presidente della Sezione Italiana dell’IPPNW,
International Physicians for the Prevention of Nuclear War,
Internazionale Medici per la Prevenzione della Guerra Nucleare,
organizzazione Premio Nobel per la Pace 1985,
membro italiano (Oslo, Aula, 10 dicembre 1985) della delegazione dell’IPPNW
alla cerimonia di consegna a questa organizzazione del Premio Nobel per la Pace 1985,
già Presidente della Commissione Mediterranea dell’IPPNW.