Working towards the elimination of nuclear weapons

Council of DelegatesDall’ultimo Council of Delegates svolto lo scorso 10 novembre ad Antalya in Turchia, il Comitato Internazionale della Croce Rossa e la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa hanno prodotto una Risoluzione che, ricordando gli appelli e gli eventi significativi del recente passato:

1. invita tutti gli Stati a firmare, ratificare o aderire prontamente e ad attuare fedelmente il trattato sulla proibizione delle armi nucleari;

2. invita gli Stati che non l’hanno ancora fatto a ratificare o ad aderire al trattato sulla non proliferazione delle armi nucleari, il trattato sulla proibizione globale di test nucleari e i trattati regionali che istituiscono zone prive di armi nucleari, e invita Gli Stati aderenti ad adempiere ai loro obblighi e impegni derivanti da questi trattati;

3. invita tutti gli Stati, fino all’eliminazione completa delle armi nucleari, a garantire che tali armi non siano mai più utilizzate e chiede in particolare ai possessori di armi nucleari e agli Stati alleati di adottare misure urgenti per ridurre il rischio di un uso intenzionale o accidentale di armi nucleari, sulla base dei loro impegni internazionali esistenti;

4. esorta tutte le componenti del Movimento a promuovere, nella misura del possibile, il rispetto e la piena attuazione del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari, nonché altri accordi internazionali con obiettivi analoghi, incluso il Trattato di non proliferazione delle armi nucleari, il trattato sulla messa al bando totale degli esperimenti nucleari e i trattati regionali che istituiscono zone prive di armi nucleari;

5. adotta il piano d’azione 2018-2021 (allegato alla Risoluzione, vedi documento originale) sul non utilizzo, la proibizione e l’eliminazione delle armi nucleari;

6. esorta tutte le componenti del Movimento ad attuare, per quanto possibile, il piano d’azione nel contesto dei loro sforzi di diplomazia umanitaria;

7. invita la IFRC (International Federation of Red Cross)  a facilitare, se del caso, il coordinamento degli sforzi delle società nazionali per attuare il piano d’azione;

8. invita l’ICRC (International Committee of the Red Cross)  a guidare l’attuazione del piano d’azione del Movimento, con il sostegno dell’IFRC, e a riferire, ove necessario, al Consiglio dei delegati sui progressi compiuti nell’attuazione della Risoluzione 1 del Consiglio dei delegati del 2011 e di questa Risoluzione.

 

Il Piano d’Azione sottoscritto per i prossimi quattro anni sottolinea diverse iniziative chiave, rivolte principalmente alla spinta all’adesione e al rispetto dei vari Trattati da parte degli Stati attraverso la presa di coscienza dei rischi crescenti di deflagrazioni nucleari e delle sofferenze incalcolabili che verrebbero generate; oltre che

“di promuovere una migliore comprensione, in particolare tra i giovani, delle esperienze dei sopravvissuti ai bombardamenti atomici (hibakusha) e ai test nucleari, e delle implicazioni umanitarie, ambientali e di sviluppo di qualsiasi uso di armi nucleari, in modo che le generazioni future rimangano impegnate a continuare gli sforzi per garantire che le armi nucleari non vengano mai più utilizzate e completamente eliminate.”


Vedi anche: Da Croce Rossa Internazionale e Mezzaluna Rossa un Piano quadriennale concreto e impegnativo (25 novembre 2013)

______________________________

Intervento del Dr. Di Paolantonio alla Camera dei Deputati

Roma, Camera dei Deputati, Sala Tatarella, 9 novembre 2017

 

Cari Amici,

Ringraziamo innanzitutto il PNND ed il sen. Roberto Cotti per l’invito, e proviamo a dare il nostro fattivo contributo alla vostra discussione.

L’urgenza del disarmo nucleare è sotto gli occhi di tutti, tanto che il Comitato Nobel Norvegese ha voluto assegnare il Premio Nobel per la Pace per il 2017 a noi, ICAN, International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari, fondata nel 2007 dall’International Physicians for the Prevention of Nuclear War, Internazionale Medici per la Prevenzione della Guerra Nucleare, organizzazione Premio Nobel per la Pace 1985, di cui presiedo la Sezione Italiana.

Il Premio ci è stato assegnato per essere storicamente riusciti ad ottenere alle Nazioni Unite, dopo una vasta e lunga iniziativa globale che si è fondata sulla stretta collaborazione tra Internazionale Medici e Comitato Internazionale della Croce Rossa/Mezza Luna Rossa, partita proprio da Roma nell’aprile 2010, la Conferenza ed il Trattato per la Proibizione delle Armi Nucleari.

Vengo al dunque.

Nella dichiarazione del Comitato Nobel di assegnazione del Premio si fa esplicito riferimento all’urgenza data dall’aggravarsi della situazione di crisi in atto attorno al rapido sviluppo del programma nucleare nordcoreano ed alla effettiva minaccia di una guerra nucleare.

Analogamente, trent’anni fa, quando attribuirono il Premio all’IPPNW, focalizzarono il ruolo da noi avuto nella ripresa del dialogo USA/URSS sull’impellente necessità dello smantellamento delle armi nucleari intermedie dall’Europa, che effettivamente si ebbe due anni dopo. Solo trent’anni dopo abbiamo potuto rivelare che grazie ad una ricerca italiana quei colloqui e quel Trattato INF partirono dal concetto di guerra nucleare non intenzionale, cioè per errore tecnico o umano, o per uso terroristico delle armi nucleari.

Rileggendo quindi la dichiarazione relativa al Premio Nobel per la Pace di quest’anno, e difronte alla gravità della minaccia effettiva e concreta di una guerra nucleare tra USA e Corea del Nord, la Sezione Italiana dell’IPPNW, Affiliata Italiana di ICAN, si sente in dovere, nella sede del Parlamento Italiano, di proporre una missione a Pyongyang per illustrare i concetti scientifici di Fame Nucleare ed Inverno Nucleare che sono stati alla base dell’iniziativa globale che ha portato al Trattato che dopo armi chimiche, batteriologiche, mine, armi a grappolo, mette al bando anche e finalmente le stesse armi nucleari.

La costituzione italiana si basa sul lavoro, la salute e la pace.

L’IPPNW ha da molto tempo indicato la pace attraverso la salute come la propria fondamentale road map, su cui abbiamo costruito anche il percorso verso l’effettiva abolizione delle armi nucleari.

Chiediamo pertanto ai nostri interlocutori di oggi di costruire una iniziativa in questo senso, per illustrare in spirito di pacificazione, ad uno dei due diretti interlocutori della grave crisi in atto, l’impatto umanitario catastrofico che una guerra nucleare anche limitata avrebbe, portando a morte (per i fenomeni climatici e biologici sopra ricordati) circa due miliardi di persone nel medio periodo, in entrambi gli emisferi del pianeta.

Un ex Direttore dei Laboratori di Los Alamos ha recentemente dichiarato che occorre stabilire al più presto una linea rossa tra Corea del Nord e Stati Uniti per evitare l’innesco non intenzionale di una guerra nucleare per incidenti ai confini dello spazio aereo.

La missione che proponiamo rappresenterebbe già un successo se contribuisse indirettamente o direttamente, illustrando i concetti di Inverno Nucleare, Fame Nucleare e Guerra Nucleare Non Intenzionale, a sollecitare lo sviluppo di un simile canale d’emergenza di comunicazione tra Stati nucleari contrapposti.

Grazie per l’attenzione

 

Dott. Michele Di Paolantonio
Presidente dell’AIMPGN (IPPNW Italy)
Associazione Italiana Medicina per la Prevenzione della Guerra Nucleare
www.ippnw-italy.org
organizzazione Premio Nobel per la Pace


Qui sotto il testo in inglese:

______________________________

Un ulteriore invito. E un incontro importante.

un-logoDopo l’approvazione a maggioranza quasi assoluta e la firma del Trattato sulla messa al bando delle armi nucleari, ecco dalle Nazioni Unite un ulteriore invito alla sua ratifica: lo scorso 6 ottobre l’Assemblea Generale ha votato e approvato, anche qui a larga maggioranza, un insieme di Risoluzioni a favore del Ban Threaty del 7 luglio scorso. La principale Draft Resolution L6 (1),  enfatizzando la grande importanza al traguardo del Trattato, invita, tra l’altro, alla sua ratifica da parte degli Stati non ancora impegnatisi in tal senso.

Importante il risultato, anche in termini di voto, che ha portato all’approvazione di questa Risoluzione: si tratta di 118 voti a favore, 39 “No” e 11 astensioni (2). E purtroppo tra i “No” troviamo i Nuclear States e loro alleati tra cui l’Italia; un risultato quasi scontato ma che dà a molti di noi un senso di sconforto.

 

Da Reaching Critical Will ecco i link al documento:

  1. La Draft Resolution L6  (documento a distribuzione limitata)
  2. Il risultato del voto

 


Tra gli Stati che dopo le firme del 7 luglio hanno già ratificato il Trattato, vediamo lo Stato del Vaticano, attento come non mai all’impegno verso un disarmo totale. E da Papa Francesco ecco arrivare l’annuncio del Vertice mondiale per il Disarmo nucleare “Prospettive per un mondo libero dalle armi nucleari e per un disarmo integrale” che si terrà a Roma il 10 e 11 novembre prossimi.

Al vertice sono invitati l’Alto rappresentante Onu per il Disarmo, il vicesegretario generale della NATO e rappresentanti degli Stati coinvolti nella crisi coreana. Un argomento del Summit sarà la possibile mediazione vaticana alla minaccia di un conflitto forse atomico a causa della crisi coreana, ma essendo iniziata la sua preparazione prima della crisi USA-Corea del Nord, si allargherà principalmente su argomenti – e minacce – più globali.

Importante sarà la presenza di 11 Premi Nobel per la Pace tra cui la nostra Beatrice Fihn direttore esecutivo di ICAN mentre significativa sarà la testimonianza di Masako Wada, una delle ultime superstiti di Hiroshima.


 

Risorse multimediali

Ricordiamo la presenza nel nostro sito di una pagina che raccoglie numerosi video realizzati da diverse organizzazioni internazionali impegnate per la pace e il disarmo.

I clip video, raggruppati sotto forma di playlist, sono fruibili qua:

Media resources


 

Dichiarazione dell’Associazione Italiana Medicina per la Prevenzione della Guerra Nucleare

IPPNW-GIF-bluewhtnobelDICHIARAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA MEDICINA PER LA PREVENZIONE DELLA GUERRA NUCLEARE (AFFILIATA ITALIANA DI ICAN, PREMIO NOBEL PER LA PACE 2017). Roma, 10 ottobre 2017

Rivendichiamo il ruolo italiano nella costruzione del riconoscimento che ICAN, International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, Campagna  Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari, ha avuto per essere riuscita, con IPPNW, International Physicians for the Prevention of Nuclear War, Internazionale Medici per la Prevenzione della Guerra Nucleare, e Croce Rossa Internazionale / Mezza Luna Rossa, ad ottenere alle Nazioni Unite, dopo le Conferenze Diplomatiche Internazionali sull’Impatto Umanitario delle Armi Nucleari di Norvegia, Messico ed Austria, prima la Conferenza e poi il Trattato per la Messa al Bando delle Armi Nucleari sottoscritto a Ginevra il 20 settembre u.s., valendoci il conferimento del Premio Nobel per la Pace 2017.

L’Italia, sede per tanti anni dei Summit Mondiali dei Premi Nobel per la Pace a cui abbiamo sempre attivamente partecipato come Sezione Italiana dell’Internazionale Medici per la Prevenzione della Guerra Nucleare, organizzazione Premio Nobel per la Pace 1985 e fondatrice di ICAN nel 2007, ha creato l’opportunità, in occasione del Working Meeting dei Summit che tenemmo a Roma il 24 e 25 aprile 2010, di far incontrare IPPNW (ed ICAN) e Comitato Internazionale della Croce Rossa/Mezza Luna Rossa nel promuovere un’iniziativa globale per l’abolizione delle Armi Nucleari che, vi assicuriamo, è solo all’inizio.

IPPNW Italy desidera ricordare quanto il Presidente Mondiale dell’IPPNW di allora Ronald Mc Coy, accolto dalla Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici in occasione del Summit del novembre 2003, disse a Roma, ad una qualificata platea qui riunita nel marzo 2004, concludendo un Seminario mondiale riservato sulle armi di distruzione di massa: “L’abolizione delle Armi Nucleari non è un’utopia, così come l’abolizione delle della schiavitù fu un’utopia solo fino al momento in cui fu abolita di fatto nel diritto internazionale”.

ICAN sarà lo strumento di questa nuova abolizione.

Il nostro Premio Nobel per la Pace 2017 non è un punto di arrivo ma di partenza, per la difesa e la sicurezza dell’umanità.

AIMPGN

Associazione Italiana Medicina per la Prevenzione della Guerra Nucleare

Affiliata Italiana di ICAN, organizzazione Premio Nobel per la Pace 2017


Ricordando le proprie origini

Da John Loretz arriva la segnalazione di un importante articolo che racconta, attraverso un’intervista al Dr. Ronald McCoy – ex presidente di IPPNW – come ICAN nacque, dopo il fallimento della Conferenza di Revisione del Trattato di Non Proliferazione Nucleare del 2005. Un’idea che si tradusse nell’invito alla creazione di un movimento di base che portasse alla proibizione delle armi nucleari, sulla falsariga di quanto venne svolto dalla Campagna per l’abolizione delle mine dalle cui mobilitazioni si arrivò al Trattato di Ottawa nel 1997.

“Possiamo intitolarla International Campaign to Abolish Nuclear Weapons” e il suo acronimo, ICAN, definisce anche la fermezza dei volontari nelle tantissime organizzazioni e associazioni che la compongono: I CAN, Io posso…

Qui sotto i link:

How a Malaysian birthed an anti-nuclear arms campaign that won this year’s Nobel Peace Prize(Singapore News su Yahoo)

How Melbourne activists launched a campaign for nuclear disarmament and won a Nobel prize (dal sito inglese “The Conversation)


e… un video del 2007 prodotto dalla neonata Organizzazione per promuovere la sua crescita e il suo sostegno!

______________________________

Il Nobel a ICAN!

Premio Nobel per la Pace a ICANForse mai come quest’anno il Premio è stato tanto in sintonia con quanto Alfred Nobel scrisse nelle sue ultime volontà. Il Nobel Peace Prize assegnato oggi a ICAN è il riconoscimento più importante per l’International Campaign for the Abolition of the Nuclear Weapons, a cui convergono nel mondo centinaia di organizzazioni fortemente attive nell’attuazione di un disarmo atomico globale.

Non è una coincidenza l’assegnazione del premio proprio in questo periodo di estrema tensione e di rischio sempre maggiore di un conflitto nucleare. La stessa presidente del Comitato norvegese del Nobel ha affermato che “stiamo mandando un messaggio a tutti gli Stati, in particolare gli Stati nucleari”: il monito che arriva da Oslo è quanto mai attuale dopo l’approvazione in sede delle Nazioni Unite del Trattato per la messa al bando delle armi nucleari. Un percorso iniziato da qualche anno e che ha avuto il suo sviluppo e la sua crescita in seno alle Conferenze diplomatiche che si sono succedute proprio grazie al lavoro e alla determinazione dei tanti gruppi di attivisti nella Società Civile: il concetto di “impatto umanitario” nell’ipotesi di un conflitto atomico non aveva mai trovato posto nelle Conferenze tra i vari Stati e nei Trattati sul disarmo nucleare.

Qui il dott. Di Paolantonio:

“Il cammino è cominciato proprio a Roma, il 24 e 25 aprile 2010, durante il tradizionale incontro dei Nobel per la Pace, a cui ero presente. In quell’occasione, ci sono stati i primi approcci per sviluppare l’azione di sensibilizzazione proseguita con le conferenze internazionali preparatorie degli anni successivi. Tra il 2013 e il 2015, la comunità mondiale si è incontrata a Oslo, Nayarit e Vienna per discutere la questione atomica dal punto di vista delle “conseguenze umanitarie” di un possibile conflitto nucleare e verificare la possibilità di prevedere un divieto legale contro tale tipo di armamenti. E’ un sogno che può e deve avverarsi. Proprio come è avvenuto per la schiavitù, la sua abolizione sembrava un’idea utopica fino a un momento prima che avvenisse. Poi, è diventato assurdo il contrario”.


ICAN – Statement on Nobel Peace Prize 2017 traduzione italiana di Lisa Clark     Testo originale

Logo ICANE’ un grande onore essere insigniti del Premio Nobel per la Pace 2017 come riconoscimento per il nostro ruolo nell’approvazione del Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari. Questo storico trattato, adottato il 7 luglio con il voto favorevole di 122 Stati, offre all’umanità uno strumento alternativo, assolutamente necessario, in questo nostro mondo dove prevalgono e proliferano invece le minacce di azioni di distruzione di massa.
La Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari (ICAN) è una coalizione di organizzazioni non-governative di 100 paesi. Grazie al potere delle mobilitazioni popolari abbiamo lavorato per scrivere la parola fine alla storia dell’arma più distruttiva che l’uomo abbia mai inventato, l’unica arma che minaccia l’esistenza stessa dell’umanità.
Questo premio rende omaggio agli sforzi di milioni di attivisti e cittadini in tutto il mondo che, fin dai primi anni dell’era atomica, hanno alzato la voce contro le armi nucleari, hanno protestato, dicendo con forza che quelle armi non servono ad alcuno scopo legittimo e devono essere messe al bando, smantellate ed eliminate.
Rende omaggio anche ai sopravvissuti dei bombardamenti atomici su Hiroshima e Nagasaki – gli Hibakusha – nonché alle vittime delle sperimentazioni nucleari in tutto il mondo, le cui strazianti testimonianze e il cui impegno senza sosta hanno svolto un ruolo importantissimo nel percorso che ha portato all’adozione di questo storico trattato.
Il trattato vieta categoricamente le peggiori armi di distruzione di massa e traccia un percorso chiaro verso la loro eliminazione totale. Si tratta della risposta alle preoccupazioni crescenti della Comunità internazionale che riconosce che un qualsiasi uso di armi nucleari infliggerebbe danni catastrofici e permanenti agli esseri umani e al nostro pianeta vivente.
Siamo orgogliosi di aver svolto un ruolo di primo piano nell’elaborazione del trattato, attraverso l’impegno e la partecipazione a conferenze diplomatiche; continueremo a lavorare alacremente negli anni a venire per garantire che possa entrare in vigore ed essere pienamente attuato. Ogni nazione che vuole davvero impegnarsi per un mondo più pacifico, libero dalla minaccia nucleare, dovrà firmare e ratificare questo trattato di importanza vitale, senza ulteriori indugi.
Alcuni governi ritengono che le armi nucleari rappresentano uno strumento legittimo ed essenziale di sicurezza: sono idee non solo sbagliate ma pericolose, poiché incitano alla proliferazione e impediscono il disarmo. Tutte le nazioni hanno il dovere di rifiutare queste armi totalmente, prima che vengano usate di nuovo.
Siamo in un’epoca di forti tensioni globali, in cui la retorica bellicosa rischia di portarci inesorabilmente verso l’orrore inenarrabile. Lo spettro della guerra nucleare ci minaccia nuovamente. Se mai è esistito il momento storico giusto, in cui gli Stati hanno l’obbligo morale di dichiararsi contrari alle armi nucleari, quel momento è adesso.
Ci rivolgiamo con gratitudine a quegli Stati che hanno già firmato e ratificato il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari e incoraggiamo tutti gli altri a seguire il loro esempio. Questa è la strada da perseguire in questo momento di grande crisi. Il disarmo non è un pio desiderio, è una impellente necessità umana.
Con umiltà desideriamo ringraziare il Comitato norvegese per il Nobel. Questo premio illuminerà la strada che il Trattato sulla Proibizione ci ha aperto, strada che conduce a un mondo libero da armi nucleari. Prima che sia troppo tardi, dobbiamo imboccare quella strada.


E qui sotto ecco un video del 2007 prodotto dalla neonata Organizzazione per promuovere la sua crescita e il suo sostegno!

______________________________

Settantadue anni dopo

Hiroshima, Peace ParkAnno dopo anno, la città di Hiroshima trasmette al mondo il suo invito pressante a non dimenticare e a battersi perché il ricordo delle stragi atomiche non diventi di nuovo realtà. Anno dopo anno il Sindaco della città martire lancia la sua “Peace Declaration” ricordando che l’incubo atomico rimane attuale.

“Questo demonio non è una cosa del passato. Finché esistono armi nucleari e i responsabili politici ne minacciano il loro uso, il loro orrore potrebbe riapparire nel nostro presente in qualsiasi momento. Potreste trovarvi a soffrire per la loro crudeltà. Questo è il motivo per cui chiediamo a tutti di ascoltare le voci degli Hibakusha!”

E il racconto dei sopravvissuti viene riproposto alle nostre coscienze. “Questo appello alla coscienza e questo richiamo affinché i responsabili politici ne rispondano coscientemente, sono profondamente radicate nell’esperienza degli Hibakusha. Facciamo nostri il loro appello e il loro richiamo, diffondiamoli in tutto il mondo e passiamoli alla generazione futura”

 

E’ un accenno però di speranza il successivo richiamo al recente Trattato per la messa al bando delle armi atomiche: “Nel mese di luglio, quando 122 membri delle Nazioni Unite – ad esclusione degli Stati dotati di armi nucleari e degli “Umbrella States” – adottarono Il Trattato sul divieto delle armi nucleari, essi dimostrarono la determinazione inequivocabile per la loro abolizione. Dato questo sviluppo, i governi di tutti i Paesi devono adesso adoperarsi per progredire ulteriormente verso un mondo futuro senza armi nucleari”

 

______________________________

Trattato sulla messa al bando delle armi nucleari – Copertura dei media italiani

Dalla Rete Disarmo un utile elenco degli articoli apparsi sui media italiani

I link sono navigabili; agire sui comando “+” e “-“ per regolare la leggibilità del foglio. Scaricare il documento per un utilizzo fuori rete.

Loader Loading...
EAD Logo Taking too long?

Reload Reload document
| Open Open in new tab