E’ aperto a studenti universitari e professionisti rivolti a questo particolare impegno professionale il percorso formativo che l’Asser Instituut – C
enter for International & European Law – in collaborazione con l’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche (OPCW), organizzerà per la quinta volta ai primi di settembre. Il Fifth Annual Summer Programme on Disarmament and Non-Proliferation of Weapons of Mass Destruction in a Changing World istruirà infatti i partecipanti sul ruolo del disarmo rivolto alle armi di distruzione di massa nell’ottica del diritto internazionale, le politiche di sicurezza e altre considerazioni geopolitiche, oltre che, in questo particolare seminario del 2014 , il tema attuale della rimozione e distruzione delle armi chimiche siriane.
Autore: Roberto
Nuove regole per il settore Difesa: una proposta di legge che serve
Comunicato da IPPNW-Italy dopo la conferenza stampa del 14 maggio 2014 alla Camera dei Deputati “Vigilanza, trasparenza e risparmio. Nuove regole per il settore difesa – Conferenza stampa di Paolo Bolognesi”
UN’”AUTHORITY” DI CONTROLLO SULLE SPESE MILITARI, UN’OCCASIONE PER RILANCIARE IL CONTRIBUTO DELL’ITALIA AL DISARMO NUCLEARE
Cinque “garanti” per un’Autorità di controllo sulle spese militari e sulle conseguenti compensazioni industriali, un organismo che sia da ponte tra le decisioni del Governo e il voto parlamentare. Un tetto di spesa da non superare oltre quanto preventivato in contratti di acquisizione per la Difesa. E’ questo in sintesi l’obiettivo della proposta di legge 1917 – un progetto condiviso da 44 deputati PD e forte di quasi 30.000 firme raccolte da cittadini nel web – presentata mercoledì 14 maggio dal promotore on. Paolo Bolognesi, presidente dell’Associazione delle Vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980 e membro della Commissione Difesa della Camera.
Il meccanismo di verifica è una scelta di rigore e trasparenza, un’azione per garantire regole certe di risparmio e correttezza: qualora l’ammontare della spesa abbia a lievitare oltre il 25% di quanto stipulato all’approvazione della commessa, la stessa deve venire sottoposta al parere vincolante dell’Autorità in questione e delle competenti Commissioni parlamentari.
IPPNW-Italy – sezione italiana dell’organizzazione mondiale “International Physicians for the Prevention of Nuclear War” – esprime soddisfazione per il contenuto e le finalità del disegno di legge presentato, auspicandone una sua approvazione rapida e a larga maggioranza: il dott. Michele Di Paolantonio, presidente di IPPNW-Italy, nel suo intervento ha sottolineato questo, esprimendo che “in era nucleare occorre accrescere il controllo delle assemblee parlamentari e delle sovranità nazionali sugli atti statuali relativi all’acquisizione di nuovi sistemi d’arma” e inoltre che diventa necessario “rendere più consapevole e diretto il controllo democratico parlamentare sulle stesse acquisizioni di nuovi sistemi d’arma che possono a seconda di scelte sia politiche che tecniche aggravare o meno il problema della proliferazione o non proliferazione nucleare”.
Nel suo intervento, il tema del rischio nucleare è stato espresso con grande preoccupazione; ricordando come recenti studi scientifici hanno calcolato, a conseguenza di un conflitto nucleare anche limitato, scenari certi di sconvolgimenti climatici tali da far causare la morte per fame di due miliardi di persone nell’intero pianeta. Scenari che hanno intanto trovato eco preoccupato nei governi di oltre 130 Stati in occasione della I e della II Conferenza Diplomatica Mondiale sull’Impatto Umanitario delle Armi Nucleari tenute rispettivamente ad Oslo nel marzo 2013 ed a Nayarit (Messico) nel febbraio 2014.
E’ anche per questo che diventa sempre più necessario – afferma ancora Di Paolantonio – “un controllo sull’iter di acquisizione di nuovi sistemi d’arma, nel momento in cui, dopo un quarto di secolo, si avvicinano di nuovo, dopo il successo di una recente sperimentazione, i tempi delle decisioni politiche nazionali relative a sviluppo e dispiegamento in Europa del nuovo sistema d’arma nucleare alleato a raggio intermedio denominato B61”.
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Vigilanza, trasparenza e risparmio: nuove regole per il settore Difesa
Il video della conferenza stampa del 14 maggio 2014 alla Camera dei Deputati “Vigilanza, trasparenza e risparmio. Nuove regole per settore difesa – Conferenza stampa dell’on. Paolo Bolognesi”
E se l’Ucraina avesse ancora le armi nucleari?
La crisi ucraina? Sui media nostrani se ne parla già poco. Ben venga allora questa riflessione di John Loretz, anche per risvegliare l’opinione pubblica sul rischio nucleare sempre incombente – e con la “deterrenza” vantata dagli Stati nucleari che in realtà diventa sempre meno efficace.


Link e note
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Gli F-35 nella campagna elettorale del febbraio 2013
Dall’Istituto di ricerche internazionali “Archivio Disarmo” un’analisi sul peso che le tematiche militari hanno avuto, nell’opinione pubblica e sui media, nel periodo delle passate elezioni politiche.
Un interessante lavoro arriva dall’istituto di ricerche internazionali “Archivio Disarmo”. Si tratta dell’analisi, svolta a posteriori, di quale peso le tematiche militari abbiano avuto, nelle discussioni politiche e nell’opinione pubblica (ma soprattutto nella cassa di risonanza dei mass-media), durante i giorni della campagna elettorale per le elezioni politiche del febbraio 2013.
A differenza del passato, l’argomento questa volta ha fatto la sua comparsa tra le tematiche in discussione: ciò principalmente a causa della questione riguardante il coinvolgimento italiano nella costruzione e l’acquisto dei cacciabombardieri Lockheed F-35, la cui storia – dalla sua progettazione al coinvolgimento politico italiano e di altri Paesi – è descritta nelle pagine introduttive. E’ seguita una rapida esposizione storica delle iniziative di contrapposizione alle crisi militari da parte delle associazioni pacifiste a partire dal 1980 (quindi ancora in piena “Guerra Fredda” tra USA e URSS e negli anni degli “Euromissili”), sottolineando poi la scarsa attenzione mostrata su questi temi – anche nei periodi di campagna elettorale – da parte della politica e dei media.
L’analisi vera e propria ha esaminato il contenuto di sette quotidiani a tiratura nazionale dal 1′ gennaio al 23 febbraio 2013, attraverso una ricerca per parole chiave negli archivi online dei quotidiani o in quelli della Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea di Roma. Da qui si è snodato l’approfondimento, con tabelle e commenti, su tali argomenti e sul numero di articoli relativi – anche dettagliando in sottotemi (acquisto degli F-35 ma anche altro) – ed esaminandone le posizioni politiche e il coinvolgimento dell’opinione pubblica.
Ecco in definitiva un documento interessante, che – anche con il linguaggio dei numeri – ha voluto analizzare, senza enfasi o posizioni di parte, interesse e visibilità mostrate sui temi del coinvolgimento militare del nostro Paese da parte della Società e deimedia nel particolare periodo antecedente le ultime elezioni politiche.
Ricordiamo che “Archivio Disarmo”, come IPPNW-Italy e altri, è partner italiano di ICAN, la campagna internazionale per la messa al bando delle armi nucleari.
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The urgency of banning nuclear weapons
Il “Video Statement” presentato alla Conferenza di Nayarit “Humanitarian Impact of Nuclear Weapons”