Al Segretario Generale delle Nazioni Unite

Pubblichiamo qui tradotto il messaggio inviato al Segretario Generale delle Nazioni Unite Guterres dai co-Presidenti di IPPNW Dr. Carlos Umana, Dr. Kati Juva e David Onazi, a supporto del discorso tenuto lo scorso 13 ottobre al Consiglio di Sicurezza. Il documento ufficiale è allegato in fondo alla pagina.


Egregio Signor Segretario Generale Guterres,
28 ottobre 2023

Vi scriviamo in qualità di co-presidenti della nostra organizzazione Premio Nobel per la Pace per esprimere il nostro sincero sostegno al vostro eccellente discorso del 13 ottobre al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Era equilibrato e, pur esponendo il contesto, lei ha anche chiaramente respinto tale contesto come giustificazione per gli “spaventosi attacchi” del 7 ottobre da parte di Hamas contro cittadini israeliani. Lei ha detto che questi attacchi, tuttavia, non giustificano una punizione collettiva del popolo palestinese.

La cosa più importante è che desideriamo mostrare solidarietà a tutte le persone, come voi, che stanno dalla parte dei cittadini che soffrono le terribili conseguenze della guerra, comunque sia avvenuta. Come medici, è nostro dovere, innanzitutto, che non sia arrecato alcun danno. Il Diritto Internazionale umanitario, nato per l’opera di un’organizzazione medica – la Croce Rossa – estende questo principio a tutta la condotta bellica. I cittadini non devono essere colpiti. Il nostro lavoro come operatori sanitari per aiutare i cittadini in pericolo non deve essere reso impossibile dalla minaccia di bombe che cadono sul nostro luogo di intervento, dalla mancanza di carburante per far funzionare l’elettricità per le nostre attrezzature o per pompare acqua per mantenere in vita i nostri pazienti. Come ben sapete, mentre le bombe radono al suolo Gaza, compresi i centri sanitari, le scuole e i rifugi delle Nazioni Unite, le persone muoiono a causa degli effetti di un blocco disumano che ucciderà coloro che non saranno colpiti per primi dalle bombe.

Non possiamo restare a guardare questo massacro, anche se sosteniamo fermamente la richiesta di ritorno a casa degli ostaggi. Bloccare e radere al suolo Gaza non è il modo per riavere gli ostaggi, né impedirà simili attacchi in futuro. Al contrario, potrebbe alimentare il terrorismo altrove, così che Israele non sarà mai al sicuro e non vivrà mai in pace. Il nostro obiettivo deve essere la pace, la salute e la sicurezza di tutte le persone.

Applaudiamo pertanto alla risoluzione approvata ieri sera dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite per una tregua umanitaria a Gaza.

Grazie per le vostre parole coraggiose e grazie alle Nazioni Unite e alle sue organizzazioni per tutto quello che state facendo. Siamo al vostro fianco.

Dr. Carlos Umana, Dr. Kati Juva and David Onazi

Co-Presidents.
International Physicians for the Prevention of Nuclear War (IPPNW)

 


Nuova guerra in Medio Oriente. Comunicato congiunto da IPB – METO – IPPNW

L’International Peace Bureau (IPB), Middle East Treaty Organization (METO) e International Physicians for the Prevention of Nuclear War (IPPNW) sono profondamente preoccupate per l’escalation di violenza israelo-palestinese senza precedenti lanciata la mattina di sabato 7 ottobre, che ha già provocato la perdita di centinaia di vite. La paura, il panico e l’incertezza che i cittadini israeliani e palestinesi provano in questi momenti richiedono la nostra compassione e comprensione, anche se la misura in cui il conflitto si intensificherà rimane poco chiara.”

Inizia così il comunicato congiunto che le tre Organizzazioni internazionali hanno rivolto alla comunità mondiale, dopo l’improvviso accendersi del conflitto che sta insanguinando le terre e le popolazioni di Israele e della Palestina. E prosegue:

“Il bilancio delle vittime non può continuare a salire. I firmatari di questa dichiarazione chiedono quindi un’immediata attenzione globale per allentare il conflitto e fornire assistenza umanitaria sul campo. Inoltre, invitiamo la comunità internazionale a sostenere la cessazione immediata degli attacchi, dei rapimenti di civili e degli attacchi alle infrastrutture non militari. Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite deve essere all’altezza delle responsabilità previste dalla sua Carta per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. Dovrebbe urgentemente chiedere a tutte le parti di fermare la violenza e di rispettare e proteggere la vita dei civili, in particolare dei bambini.”

“Non esiste una soluzione militare alla multiforme e complessa crisi tra Israele e Palestina; riconosciamo la profonda sofferenza dei palestinesi e degli israeliani anche sotto lo status quo, compresa la violenza dei coloni, gli attacchi terroristici, la violenza economica e un costante ambiente di paura in caso di violazione del diritto internazionale. Le radici del conflitto sono profonde e possono essere affrontate soltanto quando non è presente violenza immediata e diretta.”

L’appello quindi coinvolge entrambe le parti del conflitto, entrambe responsabili della violenza sui civili. E rivolgendosi in particolare alla Lega degli Stati Arabi per impegnarsi in negoziati sulla base della Arab Peace Initiative.

Esige quindi:

  • Una cessazione immediata della violenza, in particolare degli attacchi contro le infrastrutture civili;
  • Lo scambio immediato di ostaggi e prigionieri per motivi umanitari;
  • La creazione di un corridoio umanitario per il passaggio sicuro dei servizi di emergenza e degli aiuti;
  • La comunità internazionale, in particolare la Lega degli Stati arabi, all’impegno in negoziati basati sull’Arab Peace Initiative (API), l’unica soluzione globale al conflitto arabo-israeliano in Medio Oriente.
Nota: L’Arab Peace Initiative è un piano di pace globale proposto nel 2002 dall’allora principe ereditario Abdullah dell’Arabia Saudita. L’Iniziativa chiede la fine del conflitto tra Israele e i palestinesi e la normalizzazione delle relazioni tra Israele e l’intero mondo arabo, in cambio del ritiro israeliano dalle aree conquistate da Israele durante la Guerra dei Sei Giorni del 1967.

Vedi anche:
(da Al Jazeera): https://www.aljazeera.com/news/2010/3/28/the-arab-peace-initiative
(da Middle East Monitor): https://www.middleeastmonitor.com/20210328-remembering-the-2002-arab-peace-initiative/
(da Wikipedia): https://en.wikipedia.org/wiki/Arab_Peace_Initiative

Qua sotto il documento originale: