Comunicato del Presidente di IPPNW-Italy:

Associazione Italiana Medicina per la Prevenzione della Guerra Nucleare. Sezione italiana di IPPNW – International Physicians for the Prevention of Nuclear War
Comunicato del Presidente di IPPNW-Italy:
“Per sette decenni, l’ONU ha messo in guardia contro i pericoli delle armi nucleari, e attivisti ovunque nel mondo si sono adoperati per la loro abolizione. Oggi la maggior parte degli Stati, infine, ha deliberato di bandire queste armi”. Beatrice Fihn, direttore esecutivo di ICAN, annuncia così l’approvazione della Risoluzione L.41 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che impegna le Nazioni Unite stesse all’avvio nel 2017 di negoziati per un Trattato per la messa al bando delle armi nucleari.
Si tratta di un evento di portata storica dopo due decenni di stagnazione nelle iniziative sul disarmo nucleare. E per la prima volta i negoziati verteranno proprio sulla proibizione dell’arma atomica in quanto tale anziché sulla semplice riduzione degli armamenti. Molto hanno influito le Conferenze Diplomatiche Internazionali sull’Impatto Umanitario delle Armi Nucleari (Oslo nel marzo 2013, Nayarit nel febbraio 2014 e Vienna nel dicembre 2014) che hanno preparato il terreno ai lavori dell’Open Ended Working Group la cui Risoluzione finale ha portato alla successiva votazione del 28 ottobre scorso al First Committee of the UN General Assembly.
Per ottenere l’approvazione occorrevano i 2/3 di assensi da parte degli Stati presenti all’Assemblea. Si sono avuti in totale 123 voti favorevoli, 38 contrari e 16 astenuti.
Tra gli astenuti è da notare anche la presenza di tre Nuclear States (Cina, India e Pakistan) – l’astensione al voto non è considerata voto contrario – mentre la quasi totalità degli Stati europei ha affiancato il “no” convinto di USA, Russia, Canada, Giappone, Israele, Australia, South Corea e Micronesia.
Nove Stati delle Nuclear Free Zones (Argentina, Brasile, Costa Rica, Ecuador, Guatemala, Indonesia, Malesia, Messico e Zambia) nel corso della giornata del 4 maggio all’OEWG hanno presentato una proposta: una Conferenza per l’apertura di negoziati nel 2017 allo scopo di giungere alla creazione di uno strumento giuridicamente vincolante per vietare le armi nucleari.
“Questo è uno sviluppo molto eccitante e dimostra che i governi si stanno preparando ad avviare un processo di messa al bando delle armi nucleari”, afferma Beatrice Fihn, direttore esecutivo di ICAN. Inoltre un’altra proposta, presentata dai 127 Paesi aderenti all’Humanitarian Pledge, invoca il perseguimento urgente di un nuovo trattato per la proibizione e l’eliminazione delle armi nucleari.
Altre proposte simili sono state presentate dalla Comunità degli Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) oltre che da singole delegazioni quali quelle del Messico e del Nicaragua, mentre altri Paesi ne hanno ugualmente appoggiato la richiesta.
Cinque Stati insulari del Pacifico – Fiji, Nauru, Palau, Samoa e Tuvalu – hanno presentato un documento di lavoro che propone possibili elementi da inserire in un trattato di messa al bando delle armi nucleari, chiedendo l’apertura di negoziati nella seconda parte di quest’anno.
E’ chiaro che la maggioranza dei governi nel mondo vuole che si arrivi a un nuovo trattato che vieti le armi nucleari.
Così commenta Beatrice Fihn: “Una minoranza di governi si oppone ancora ad un trattato che bandisca le armi nucleari, ma la maggior parte dei Paesi si sta preparando ad agire sulle ultime armi di distruzione di massa non ancora espressamente vietate attraverso un trattato”
L’articolo originale nel sito di ICAN: http://www.icanw.org/campaign-news/proposals-for-starting-negotiations-in-2017-put-forward-at-the-oewg/
On May 3, 2016, IPPNW co-president Ira Helfand spoke during a panel on the humanitarian impact of nuclear weapons during the UN Open-Ended Working Group meetings on nuclear disarmament. His comments were directed to Setsuko Thurlow, a Hiroshima survivor who had just told her personal story of August 6, 1945, the day the US dropped an atomic bomb on her city, when she was 13 years old.
Banning and eliminating nuclear weapons is the only way to secure planetary health.
La seconda sessione dell’OEWG, l’Open-ended Working Group taking forward multilateral nuclear disarmament negotiations (la prima sessione si è svolta verso la fine del febbraio scorso) è da ieri 2 maggio sul tavolo degli incontri. 75 Nazioni presenti a Ginevra nel primo giorno, con l’ipotesi che il loro numero possa aumentare fino a un centinaio nel corso delle due settimane dei lavori. Come prevedibile, l’incontro è iniziato con lo sforzo da parte degli “Umbrella States”, le Nazioni tenute sotto la protezione delle potenze nucleari, per indebolire il documento di sintesi prodotto dal Presidente dell’OEWG, condiviso comunque da molti altri rappresentanti governativi.
L’argomento della prima giornata si è concentrato sulla situazione di rischio provocato dalla presenza delle armi nucleari. Rischio sottolineato efficacemente dalla presentazione del dr. Patricia Lewis del Royal Institute of International Affairs (Chatham House).
Il dibattito sul rischio si è aperto con le prese di posizione degli “Umbrella States” che sembrano appoggiare la situazione attuale adducendo motivazioni riguardanti la sicurezza nucleare e il possibile uso del nucleare da parte di terroristi. ma ugualmente si sono prodotti dubbi e questioni sul loro ruolo e sul rischio dovuto alla presenza di numerose armi atomiche della NATO in Europa, rischio che si allarga anche agli Stati confinanti.
La giornata di oggi 3 maggio ha come protagonista la trasparenza; è un’altra opportunità per verificare la responsabilità degli Stati partecipanti sulle proprie politiche inerenti il nucleare e sulla presenza di armi atomiche nel proprio territorio. Alcuni punti riguardanti la trasparenza sono descritti alla pagina “Agenda item 5(b)” del Briefing Paper prodotto da ICAN.
Documenti e link correlati:
Thanks to Beatrice Fihn (ICAN Executive Director) for her complete yesterday report
E’ in corso a Ginevra la prima sessione dell’OEWG, l’Open-ended Working Group taking forward multilateral nuclear disarmament negotiations di cui il mese scorso si è data una prima informazione (vedi il post Imminenti a Ginevra le sessioni dell’OEWG). Istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite conformemente alla risoluzione A/RES/70/33, ha lo scopo di affrontare la definizione di norme e disposizioni legali concrete ed efficaci per arrivare alla messa al bando delle armi nucleari, e inoltre di formulare raccomandazioni atte a contribuire al proseguimento di negoziati multilaterali sul disarmo nucleare.
Un aggiornamento dettagliato e decisamente positivo viene da Beatrice Fihn, Executive Director di ICAN, a metà percorso di questi cinque giorni di lavori.
Quanto finora svolto in questi primi tre giorni si è focalizzato sulla discussione di nuove misure legali proprio riguardo la messa al bando degli ordigni, discussione che si è incrociata tra i sostenitori del Nuclear Ban e gli Stati membri della NATO o comunque sotto la protezione nucleare USA. L’attenzione sulle misure legali ha costretto le varie delegazioni ad affrontare nuove tipologie di intervento, evitando di “riciclare” passati statement tipici dei vari NPT e simili. Uno statement molto forte è arrivato dalla delegazione del Brasile, l’Algeria si è espressa per la prima volta a favore del Nuclear Ban mentre diversi altri Paesi – Austria, Irlanda, Messico, Malaysia, Costa Rica, Sudafrica etc. – stanno svolgendo un lavoro efficace elaborando e rifiutando argomenti provenienti dai Paesi della NATO (o posti sotto l'”ombrello” nucleare degli Stati Uniti), che esprimono la loro disapprovazione per un trattato di messa al bando. Tra questi, diversi si sono tuttavia realmente impegnati nella discussione riguardante gli aspetti legali e sul divieto, in particolar modo Olanda, Belgio, Germania e Australia.
Terminando la discussione su questo argomento, verranno focalizzati altri aspetti, meno riguardanti il “divieto” e più sulla trasparenza, riduzione dei rischi e sensibilizzazione sulle conseguenze umanitarie.
Su Twitter è presente l’hashtag #OEWG, seguito con molta attenzione da tutti i diplomatici presenti al meeting e probabilmente anche da rappresentanti del 5 maggiori Nuclear States, assenti al Working Group come prevedibile.
Da John Loretz, Program Director di IPPNW, ecco un breve clip posto sul canale IPPNW1 di Youtube e che si vorrebbe far diffondere il più possibile durante questi giorni di lavori a Ginevra!