La Dichiarazione di Nagasaki al 24° Congresso mondiale di IPPNW

“Ci siamo riuniti a Nagasaki, come medici, studenti di medicina e attivisti, per commemorare gli Hibakusha, le vittime e i sopravvissuti ai bombardamenti atomici statunitensi qui e a Hiroshima, 80 anni dopo quei terribili eventi, e i sopravvissuti agli oltre 2.000 test nucleari condotti in tutto il mondo. Riconosciamo e ringraziamo gli Hibakusha e Nihon Hidankyo, vincitori del Premio Nobel per la Pace 2024, per la loro dedizione di una vita all’abolizione delle armi nucleari. Siamo onorati della loro presenza a questo Congresso. Con il loro esempio davanti a noi, ci impegniamo nuovamente a realizzare un mondo libero dalle armi nucleari.”

Inizia così lo statement finale che i membri di IPPNW hanno prodotto, riuniti a Nagasaki per il 24° Congresso mondiale. Che non è solo un appello per il disarmo nucleare totale, ma anche soggetto di una significativa informazione sul percorso che negli anni ha portato al TPNW, il Trattato per l’abolizione delle armi nucleari:

“Quando IPPNW si è riunito l’ultima volta in Giappone, nel 2012 a Hiroshima, la Campagna Internazionale per l’Abolizione delle Armi Nucleari (ICAN), fondata da IPPNW insieme alla nostra affiliata australiana, la Medical Association for Prevention of War, era stata lanciata 5 anni prima. La spinta per un trattato che mettesse al bando le armi nucleari, guidata da ICAN, era appena iniziata. Le prove mediche, ambientali e umanitarie sulle conseguenze catastrofiche di una guerra nucleare, a fronte del continuo fallimento del disarmo promesso da tempo, erano così convincenti e inconfutabili che il Trattato sulla Proibizione delle Armi Nucleari (TPNW) è stato negoziato e adottato in soli cinque anni, e ora conta 95 firmatari e 74 Stati Parte (inclusi 4 che vi hanno aderito senza prima firmarlo). Pertanto, un totale di 99 Paesi, la maggioranza mondiale, ha intrapreso azioni legali per aderire al trattato. Con tre incontri di successo al suo attivo e una conferenza di revisione prevista per il 2026, il Trattato si è affermato come l’unica via chiara verso un mondo libero dalle armi nucleari.”

E ancora, lo statement prosegue:

“Applaudiamo i passi positivi compiuti dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per preparare rapporti completi e all’avanguardia per il XXI secolo sugli impatti sanitari, umanitari e ambientali della guerra nucleare. Il lavoro emergente dell’OMS non avrebbe avuto luogo senza la collaborazione attiva tra l’IPPNW e le principali organizzazioni sanitarie, tra cui l’Associazione Medica Mondiale, il Consiglio Internazionale degli Infermieri e la Federazione Mondiale delle Associazioni di Sanità Pubblica. Siamo grati che questi leader della salute globale abbiano fatto dell’eliminazione delle armi nucleari una priorità del loro lavoro.”

Creata la nuova normativa del Diritto Internazionale, finalmente integrando l’arma atomica nella definizione giuridica delle armi di distruzione di massa, l’impatto dei Nuclear States è stato tuttavia di opposizione al Trattato, mentre la crescente contrapposizione tra le grandi Potenze e le stesse vicende della Storia recente stanno portando progressivamente all’erosione dei pur insufficienti precedenti accordi. La descrizione degli scenari attuali sono espresse anch’esse nel documento:

“Purtroppo, tuttavia, gli Stati dotati di armi nucleari non solo non hanno abbracciato la promessa del TPNW, ma hanno intrapreso la strada opposta: abrogando i trattati duramente conquistati che limitavano le armi nucleari, imbarcandosi in una corsa agli armamenti globale sconsiderata; minacciando l’uso di armi nucleari in un numero crescente di guerre in Medio Oriente, Europa e Asia; e abbandonando praticamente gli sforzi per il controllo degli armamenti e il disarmo. Come riportato dall’ICAN, la spesa globale per le armi nucleari è salita a 100 miliardi di dollari nel 2024, un massimo storico che aumenta ogni anno. Minacce di usare armi nucleari, sia velate che esplicite, sono state avanzate dai leader di Russia, Stati Uniti e NATO durante il conflitto armato tra Russia e Ucraina. Una simile retorica incendiaria si sente ormai comunemente durante i periodi di crescente tensione tra India e Pakistan e tra la Corea del Nord e i suoi vicini. All’inizio di quest’anno, Israele e gli Stati Uniti hanno bombardato impianti nucleari in Iran, mentre sono in corso nuovi lavori di costruzione presso il sito di produzione di armi nucleari israeliano di Dimona, aggravando ulteriormente l’instabilità regionale e aumentando la probabilità di proliferazione di armi nucleari. Nonostante un numero crescente di Paesi stia pubblicamente ventilando la possibilità di acquisire armi nucleari, ogni riunione del Trattato di Non Proliferazione Nucleare dal 2010 si è conclusa con un fallimento. Le istituzioni della diplomazia e del diritto internazionale vengono degradate, soppiantate da un autoritarismo aggressivo e da una politica transazionale. Il Nuovo START, l’ultimo trattato sulle armi nucleari tra Stati Uniti e Russia, scadrà nel febbraio 2026. Gli Stati Uniti dovrebbero accettare immediatamente l’offerta della Russia di prorogare i limiti del trattato di un anno, ed entrambi dovrebbero avviare urgentemente negoziati per il disarmo.”

Lo statement prosegue ancora. E’ un ulteriore appello nei confronti degli Stati nucleari:

“Invitiamo tutti gli Stati dotati di armi nucleari a fermare la pericolosa espansione dei loro arsenali, nonché i loro preparativi per una guerra nucleare sotto la maschera della deterrenza. Dovrebbero finalmente agire sulle catastrofiche conseguenze umanitarie di una guerra nucleare e sulla loro responsabilità legale e morale di eliminare le uniche armi in grado di eliminare l’umanità. Li esortiamo a collaborare con gli Stati membri del TPNW con l’obiettivo di aderire al Trattato e di intraprendere e completare un processo di disarmo nucleare sistematico e verificabile.”

L’istantanea dei conflitti nel secolo attuale viene data nei dettagli nei passi successivi ed è un elenco lungo, assieme a varie considerazioni sulla situazione nelle varie aree del mondo.

Mentre l’appello conclude:

I bombardamenti atomici statunitensi di Hiroshima e Nagasaki, 80 anni fa, hanno messo in luce la fragilità del nostro mondo nell’era nucleare. Il tabù sull’uso delle armi nucleari dal 1945 si sta ora erodendo. Facciamo nostre le parole del Segretario Generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres: “L’umanità è a un solo malinteso, a un solo errore di calcolo di distanza dall’annientamento nucleare”. Come medici, comprendiamo che dobbiamo prevenire ciò che non possiamo curare e la guerra nucleare è una catastrofe da cui non ci sarà ripresa. Uniamo le nostre voci a quelle degli Hibakusha qui a Nagasaki nel chiedere un’azione per un mondo più pacifico e la prevenzione della guerra nucleare come imperativo assoluto che richiede l’eliminazione delle armi nucleari.


A side event: Participants in the Hiroshima-Nagasaki bike tour gathered at the Nagasaki Peace Park upon arrival for the 24th IPPNW World Congress. (Font: IPPNW)

Qua l’intero documento originale:


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