Leader del Congresso degli Stati Uniti spingono per una revisione progressiva della postura nucleare

Dal team di PNND – Parliamentarians for Nuclear Non-Proliferation and Disarmament – giunge la notizia di questo importante appello indirizzato al Presidente Biden, per una revisione della Nuclear Posture Review

Leader del Congresso degli Stati Uniti spingono per una revisione progressiva della postura nucleare

L’amministrazione USA ha avviato una revisione della postura nucleare – Nuclear Posture Review, NPR – un processo solitamente intrapreso ad ogni nuovo insediamento alla Presidenza degli Stati Uniti. La revisione esamina e decide lo scopo, la strategia, la dottrina, la portata e le forze richieste per la politica di deterrenza nucleare degli Stati Uniti.

Il senatore Ed Markey, co-presidente del PNND, insieme ad altri 20 membri del Nuclear Weapons and Arms Control Working Group (NWAC), ha inviato ieri al presidente Biden una lettera congiunta congressuale invitandolo a “guidare il processo NPR per ridurre il ruolo delle armi nucleari USA nella nostra strategia di sicurezza nazionale, rinunciare allo sviluppo di nuove armi nucleari e sviluppare una politica dichiarativa più sana sull’uso delle armi nucleari.’

La lettera invita specificamente la Nuclear Posture Review a:

  • Ridurre il ruolo delle armi nucleari nella politica di difesa e sicurezza degli Stati Uniti, compreso l’impegno a non introdurre mai armi nucleari in un conflitto non nucleare, né a utilizzarle per primi in un conflitto nucleare (no-first-use policy);
  • Includere modelli sugli effetti climatici, ambientali e umanitari nella lista dei possibili bersagli USA e studiare opzioni praticabili per l’uso di armi non nucleari su quegli stessi bersagli;
  • Esaminare il numero e il tipo di nuove armi necessarie per deterrenza ad un attacco nucleare, raccomandando che gli Stati Uniti potrebbero ridurre in sicurezza le proprie armi nucleari strategiche dispiegate, fino a un terzo sotto i livelli degli accordi New START, indipendentemente da ciò che fa la Russia;
  • Riconsiderare i piani per rinnovare il deterrente strategico a terra (GBSD), che si stima costi ai contribuenti 264 miliardi di dollari nel proprio ciclo di vita;
  • Eliminare i nuovi tipi di armi nucleari del presidente Trump, la nuova testata W76-2 a basso rendimento sui sottomarini missilistici balistici statunitensi e il nuovo missile da crociera lanciato dal mare (SLCM) dotato di armi nucleari;
  • Impegnarsi a perseguire una robusta azione diplomatica con Russia e Cina sul controllo degli armamenti.

La lettera congiunta fa seguito a un appello molto simile che il senatore Markey e il rappresentante Ro Khanna hanno rivolto al presidente Biden il 3 marzo 2021, in cui i due membri del congresso hanno osservato che:

“Essendo l’unico Paese ad avere usato armi nucleari in un conflitto, gli Stati Uniti devono svolgere un ruolo di primo piano nell’assicurare che l’arma più distruttiva mai creata non venga mai più utilizzata. Nell’apportare le modifiche necessarie alla posizione nucleare e alla struttura delle forze statunitensi, la vostra Amministrazione può riflettere al meglio la dura e fredda realtà che non esiste una guerra nucleare vincibile”.