Gorbachev

 

Quasi un contrappeso tragico alle vicende belliche che stanno insanguinando il nostro continente. La scomparsa di Mickail Gorbachev, all’età di 91 anni e dopo una lunga malattia, accresce nel pensiero il divario tra le rivoluzionarie riforme Perestrojka e Glasnost decise come ultimo Presidente dell’Unione Sovietica (e gli appelli per il disarmo nucleare che ha via via poi lanciato nel corso della sua esistenza), e le minacce crescenti, col rischio sempre maggiore di un olocausto atomico, che il conflitto attuale sta generando.

 


Il comunicato diramato da AIMPGN

AIMPGN, Associazione Medica Italiana per la Prevenzione della Guerra Nucleare, piange la morte del presidente Mikhail Gorbacev.

La sua cortese accoglienza al Cremlino dei nostri Co-fondatori e Co-presidenti Bernard Lown ed Eugene Chazov, subito dopo il loro/nostro ricevimento a Oslo del Premio Nobel per la Pace 1985 – che si trasformò improvvisamente in un intenso pomeriggio di lavoro, terminato con la sua decisione unilaterale, ascoltando le posizioni forti dell’IPPNW, di vietare per sei mesi i test nucleari dell’URSS – testimoniano la sua grandezza che rimane un’indicazione vitale per gli incubi nucleari e la follia nucleare di oggi.

 

Riposa in pace, Presidente Gorbacev.


Vedi anche:


Immagine: Assieme a Michail Gorbaciov la delegazione IPPNW al IV Summit dei Premi Nobel per la Pace (Roma, 28 novembre 2003). A fianco, in prima fila, Ronald McCoy, presidente mondiale di IPPNW. Alle sue spalle, Michele Di Paolantonio e una giovane rappresentante dell’organizzazione.