Alle Nazioni Unite un nuovo appello

logo-ira-nobel-summitSettanta anni non sono bastati ai “Nuclear States” per convincersi che l’arsenale atomico in loro possesso è sempre e comunque una minaccia terribile per l’umanità. E neanche l’accelerazione degli ultimi anni nelle iniziative – di base, istituzionali o governative – per il disarmo completo ha ottenuto dagli Stati nucleari più di una tiepida politica di disarmo “a piccoli passi”.

Il 10 settembre 2015 un’altra testimonianza, davanti alla maggiore platea rappresentativa delle Nazioni, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, nell’occasione di un panel organizzato in concomitanza col 60° anniversario della Giornata contro i test nucleari.
Un avvertimento ripetuto ancora una volta. La descrizione di quali sarebbero le conseguenze di un conflitto atomico di media portata, un centinaio di bombe da entrambi gli Stati belligeranti. Che potrebbe essere innescato anche da un falso allarme o da un guasto tecnico. Nonostante nessuno Stato nucleare avesse avuto la minima intenzione di darne il via.
Viene qui pubblicato il video con cui Ira Helfand, co-presidente di IPPNW, si è rivolto ai partecipanti. Mentre a questo link è disponibile il testo del suo discorso.
 

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