Dall’on. Federica Mogherini, parlamentare molto attiva sui temi del disarmo, una possibile good news alla vigilia del vertice NATO di Chicago.
Autore: Roberto
Iran: non vi sono soluzioni militari della controversia sul programma nucleare
Riceviamo dall’USPID (Unione Scienziati per il Disarmo) un interessante documento, redatto dal Consiglio Scientifico e dal Comitato di Coordinamento Nazionale dell’USPID, che invitiamo a scaricare e diffondere ulteriormente. Si tratta di un’importante serie di riflessioni, arricchite dalle necessarie considerazioni giuridiche, su quanto sta accadendo in seguito al programma di arricchimento dell’uranio deciso dal governo dell’Iran, e sulla necessità di evitare un’escalation nel conflitto, per ora solo minacciato, tra Israele (e mondo occidentale) e la repubblica islamica dell’Iran.
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Per un Medio Oriente libero dalle armi nucleari e di distruzione di massa
“Le Nazioni Unite hanno adottato una risoluzione annuale ‘consensuale’, cioè includendo il supporto degli Stati della regione, richiamando all’istituzione di una zona “libera dalle armi nucleari” nel Medio Oriente, ma i soli governi non sono stati in grado di svilupparne l’evento politico o di scavalcare le divisioni politiche per raggiungere questo vitale obiettivo. I Parlamentari possono collaborare, al di là delle frontiere nazionali, per garantirne il successo”. Così si è espresso Alyn Ware, coordinatore mondiale di PNND, l’Organizzazione mondiale dei Parlamentari per la Non-Prolferazione e il Disarmo nucleare all’annuale assemblea delo scorso 20 ottobre a Berna.______________________________
Quest’anno a Chicago il Summit dei Premi Nobel per la Pace
IPPNW a Chicago il 23 Aprile prossimo, per la partecipazione all’annuale Summit, il dodicesimo dalla sua fondazione nel 1999.
- Vai all’articolo originale: Nobel Peace Laureates to convene this month in Chicago
- Vai al sito del Summit
- “Il XII Summit dei Premi Nobel“ dal sito www.peacelink.it
Qui sotto il documento finale: un appello ai giovani del mondo
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Dagli USA, dal mondo medico, un appello per un “Nuclear Free World”
Dall’affiliata statunitense di IPPNW, Physicians for Social Responsibility (PSR), riceviamo un importante documento. E’ unostatement redatto da numerosi Presidi di scuole mediche e di Public Health appellando con urgenza la comunità sanitaria ad attivarsi per contribuire a raggiungere l’obiettivo della messa al bando delle armi nucleari.
E’ auspicabile che tale linea, che sottolinea la sensibilità della comunità accademica statunitense nei confronti dell’urgenza di un disarmo nucleare, venga fatta propria, sia dalle nostre Facoltà Mediche, sia dalla stessa Croce Rossa Italiana. Un ulteriore importante punto di partenza per un’azione convinta è rappresentato dalla Risoluzione approvata dall’International Committee of Red Cross (ICRC) il 26 novembre 2011 a Ginevra (vedi link).
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Disarmo e non proliferazione nucleare tra retorica e realtà
Da diver
si anni la Regione Toscana ha affidato all’Istituto di Ricerche Economiche e Sociali (IRES) il compito di redarre un documento dedicato al tema delle armi e del Disarmo, con contributi, tutti di alto livello, realizzati da ricercatori e scienziati. Qui sotto riportiamo quanto nel sito di IRES Toscana è descritto, a introduzione di questa importante opera annuale utile a rafforzare una cultura di pace:
La Regione Toscana ha affidato all’Osservatorio sul Commercio delle armi di IRES Toscana la redazione dell’Annuario dedicato ai temi delle armi e del disarmo, con particolare attenzione al ruolo dell’Italia nel contesto europeo ed internazionale. Il volume mira a colmare una lacuna esistente a livello italiano, allineando il nostro paese agli altri grandi paesi europei in cui vengono pubblicati rapporti scientifici annuali sui temi delle armi, del disarmo e della sicurezza internazionale. L’annuario è stato dedicato a Giorgio La Pira che con la sua testimonianza di vita ha mostrato la praticabilità e la concretezza della pace e della soluzione diplomatica dei conflitti e delle tensioni internazionali. L’analisi poggia su un doveroso rigore metodologico e scientifico e su una prospettiva multidisciplinare che mira a fornire chiavi critiche e interpretative di una realtà complessa quale quella attuale. Lo spirito è quello della costruzione di una cultura di pace che poggi su solide basi scientifiche e politiche e che non ignori la complessità della realtà nelle sue articolazioni. E’ uno strumento di documentazione e informazione dedicato a studiosi, ricercatori e operatori interessati alle tematiche della pace, delle armi e dei processi di disarmo.
Lo scorso 27 febbraio a Pisa, a Palazzo Gambacorti, è stato presentato l’ultimo Annuario, con la partecipazione di numerosi esperti. E’ intervenuto anche Roberto Del Bianco, webmaster di questo sito, che ha illustrato le iniziative di IPPNW e IPPNW-Italy in merito all’azione di disarmo nucleare.
Qui sotto è scaricabile la relazione Tra azione e diplomazia illustrata alla conferenza. essa comprende anche le pagine di riferimento suggerite nel corso dell’intervento.
La conferenza di presentazione è stata videoripresa e l’intero filmato (suddiviso nei vari interventi, data la lunghezza dell’evento) è fruibile a questa pagina multimediale.
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Disarmo e non proliferazione nucleare tra retorica e realtà – i video
1 – Apertura dei lavori: Pierluigi Consorti, Direttore Centro Interdisciplinare di Scienze per la Pace, Università di Pisa
2 – Introduzione di Francesco Lenci – Unione degli Scienziati Per Il Disarmo ONLUS e CNR, Pisa
3 – Chiara Bonaiuti, curatrice dell'”Annuario Disarmo”, edito da IRES Toscana.
4 – Lisa Clark – Beati i costruttori di Pace
5 – Andrea Bottai – Vicedirettore Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai – Campagna Senzatomica
6 – Giorgio Beretta – Rete italiana per il Disarmo
7 – Roberto Del Bianco – webmaster IPPNW-Italy, redattore associazione Peacelink
8 – On. Federica Mogherini Rebesani – Camera dei Deputati, IV Commissione Difesa
9 – Dibattito e conclusione
No military action will prevent nuclear proliferation
L’Organizzazione Internazionale Medici per la Prevenzione della Guerra Nucleare (IPPNW) è contraria a qualunque tipo di azione militare contro il programma nucleare iraniano. Un attacco agli stabilimenti iraniani causerà enormi devastazioni, aumenterà il rischio di proliferazione nucleare e bloccherà ogni possibilità di pace nella regione.IPPNW incoraggia tutte le nazioni – e in particolare Israele e gli Stati Uniti – ad astenersi dal lanciare attacchi militari contro l’Iran e a collaborare con la comunità internazionale per verificare, attraverso le molte strade diplomatiche e non violente ancora disponibili, le legittime preoccupazioni sul fatto che l’Iran si stia dotando di armi nucleari.
IPPNW invita inoltre l’Iran a ristabilire rapporti completi e trasparenti con la AIEA e a garantire agli ispettori accesso illimitato e tutte le informazioni di cui essi abbiano bisogno per assicurare alla comunità internazionale che l’Iran stia pienamente rispettando gli obblighi dettati dal Trattato di Non-Proliferazione Nucleare e che non sia impegnato nello sviluppo di armamenti nucleari.
Un attacco israeliano contro le strutture iraniane, con o senza il supporto degli Stati Uniti e di altri suoi alleati, provocherebbe quasi certamente violente rappresaglie e causerebbe il rilascio di radioattività in quantità potenzialmente elevata. I costi umani sarebbero enormi e metterebbero a repentaglio la pace e la sicurezza regionali e internazionali. Il conflitto potrebbe sfociare in una guerra regionale e potrebbe sostanzialmente portare all’uso di armi nucleari – proprio ciò che il mondo intero deve evitare!
Non esiste una soluzione militare al problema della proliferazione di armamenti nucleari in nessuna parte del mondo e soprattutto non nel Medio Oriente.
IPPNW appoggia gli sforzi locali ed internazionali per negoziare un Medio Oriente privo di armi nucleari e incoraggia tutti i Paesi della regione, inclusi Israele e Iran, a partecipare in buona fede alla conferenza promossa dall’Organizzazione delle Nazioni Unite in Finlandia per porre le basi per un tale accordo.
Ad ogni modo, l’unico modo per garantire che le armi nucleari non saranno più usate è di negoziare e mettere in atto una Convenzione sulle Armi Nucleari che preveda l’eliminazione di tutti gli ordigni nucleari esistenti ed impedisca agli stati di svilupparli o di riacquisirli in futuro.
Nota: La pagina originale in inglese è a questo indirizzo: http://peaceandhealthblog.com/2012/02/08/no-military-action/