Some multimedia clips from OEWG

Ira Helfand reflects on experience of Hiroshima survivor (May 3)

On May 3, 2016, IPPNW co-president Ira Helfand spoke during a panel on the humanitarian impact of nuclear weapons during the UN Open-Ended Working Group meetings on nuclear disarmament. His comments were directed to Setsuko Thurlow, a Hiroshima survivor who had just told her personal story of August 6, 1945, the day the US dropped an atomic bomb on her city, when she was 13 years old.


IPPNW co-president Tilman Ruff addresses OEWG (May 4)

Banning and eliminating nuclear weapons is the only way to secure planetary health.

Open-Ended Working Group

OEWGLa seconda sessione dell’OEWG, l’Open-ended Working Group taking forward multilateral nuclear disarmament negotiations (la prima sessione si è svolta verso la fine del febbraio scorso) è da ieri 2 maggio sul tavolo degli incontri. 75 Nazioni presenti a Ginevra nel primo giorno, con l’ipotesi che il loro numero possa aumentare fino a un centinaio nel corso delle due settimane dei lavori. Come prevedibile, l’incontro è iniziato con lo sforzo da parte degli “Umbrella States”, le Nazioni tenute sotto la protezione delle potenze nucleari, per indebolire il documento di sintesi prodotto dal Presidente dell’OEWG, condiviso comunque da molti altri rappresentanti governativi.

L’argomento della prima giornata si è concentrato sulla situazione di rischio provocato dalla presenza delle armi nucleari. Rischio sottolineato efficacemente dalla presentazione del dr. Patricia Lewis del Royal Institute of International Affairs (Chatham House).

Il dibattito sul rischio si è aperto con le prese di posizione degli “Umbrella States” che sembrano appoggiare la situazione attuale adducendo motivazioni riguardanti la sicurezza nucleare e il possibile uso del nucleare da parte di terroristi. ma ugualmente si sono prodotti dubbi e questioni sul loro ruolo e sul rischio dovuto alla presenza di numerose armi atomiche della NATO in Europa, rischio che si allarga anche agli Stati confinanti.

La giornata di oggi 3 maggio ha come protagonista la trasparenza; è un’altra opportunità per verificare la responsabilità degli Stati partecipanti sulle proprie politiche inerenti il nucleare e sulla presenza di armi atomiche nel proprio territorio. Alcuni punti riguardanti la trasparenza sono descritti alla pagina “Agenda item 5(b)” del Briefing Paper prodotto da ICAN.

 


 

Documenti e link correlati:

 

 

Thanks to Beatrice Fihn (ICAN Executive Director)  for her complete yesterday report

 

OEWG, la prima sessione in corso a Ginevra

 

E’ in corso a Ginevra la prima sessione dell’OEWG, l’Open-ended Working Group taking forward multilateral nuclear disarmament negotiations di cui il mese scorso si è data una prima informazione (vedi il post Imminenti a Ginevra le sessioni dell’OEWG). Istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite conformemente alla risoluzione A/RES/70/33, ha lo scopo di affrontare la definizione di norme e disposizioni legali concrete ed efficaci per arrivare alla messa al bando delle armi nucleari, e inoltre di formulare raccomandazioni atte a contribuire al proseguimento di negoziati multilaterali sul disarmo nucleare.

Un aggiornamento dettagliato e decisamente positivo viene da Beatrice Fihn, Executive Director di ICAN, a metà percorso di questi cinque giorni di lavori.

Quanto finora svolto in questi primi tre giorni si è focalizzato sulla discussione di nuove misure legali proprio riguardo la messa al bando degli ordigni, discussione che si è incrociata tra i sostenitori del Nuclear Ban e gli Stati membri della NATO o comunque sotto la protezione nucleare USA. L’attenzione sulle misure legali ha costretto le varie delegazioni ad affrontare nuove tipologie di intervento, evitando di “riciclare” passati statement tipici dei vari NPT e simili. Uno statement molto forte è arrivato dalla delegazione del Brasile, l’Algeria si è espressa per la prima volta a favore del Nuclear Ban mentre diversi altri Paesi –  Austria, Irlanda, Messico, Malaysia, Costa Rica, Sudafrica etc. – stanno svolgendo un lavoro efficace elaborando e rifiutando argomenti provenienti dai Paesi della NATO (o posti sotto l'”ombrello” nucleare degli Stati Uniti), che esprimono la loro disapprovazione per un trattato di messa al bando. Tra questi, diversi si sono tuttavia realmente impegnati nella discussione riguardante gli aspetti legali e sul divieto, in particolar modo Olanda, Belgio, Germania e Australia.

Terminando la discussione su questo argomento, verranno focalizzati altri aspetti, meno riguardanti il “divieto” e più sulla trasparenza, riduzione dei rischi e sensibilizzazione sulle conseguenze umanitarie.

Su Twitter è presente l’hashtag #OEWG, seguito con molta attenzione da tutti i diplomatici presenti al meeting e probabilmente anche da rappresentanti del 5 maggiori Nuclear States, assenti al Working Group come prevedibile.

Da John Loretz, Program Director di IPPNW, ecco un breve clip posto sul canale IPPNW1 di Youtube e che si vorrebbe far diffondere il più possibile durante questi giorni di lavori a Ginevra!


 Why an Emergency Response to a Nuclear Attack is Impossible

 


______________________________

Imminenti a Ginevra le sessioni dell’OEWG (e un invito alla partecipazione)

un_voting_panel_2Il 28 gennaio prossimo inizierà a Ginevra l’incontro organizzativo dell’UN Open Ended Working Group on nuclear disarmament (OEWG-NDN), aperto a tutti gli Stati aderenti alle Nazioni Unite e ai rappresentanti della società civile e le cui sessioni si svolgeranno nei prossimi mesi di febbraio, maggio e agosto.

L’Open Ended Working Group è stato istituito dalle Nazioni Unite allo scopo di definire le misure e norme legali per arrivare a un mondo senza armi nucleari, oltre che misure ad interim per incrementare la trasparenza e ridurre quindi il rischio di deflagrazioni nucleari, siano esse accidentali, per errore o intenzionali.

________________________________________

Win-a-trip-to-Geneva-website-versionUNFOLD ZERO (http://www.unfoldzero.org) ha promosso una sorta di “concorso”, rivolto a chi propone delle idee per iniziative a supporto del rinnovato processo di disarmo nucleare da parte delle Nazioni Unite, con l’offerta del viaggio a Ginevra per presentare il proprio contributo alla sessione OEWG del maggio prossimo.

Ulteriori dettagli nella pagina relativa.

 


UNFOLD ZERO è una piattaforma di supporto per le azioni e iniziative delle Nazioni Unite rivolte al raggiungimento di un mondo “nuclear free”. Ha lo scopo di aprire un percorso a “zero armi nucleari” attraverso iniziative e misure efficaci supportate da parte dell’Assemblea Generale, del Consiglio di Sicurezza, del Segretario generale e di altri organismi in seno alle Nazioni Unite.

UNFOLD ZERO è un progetto sviluppato dalle Organizzazioni PragueVision, PNND, Basel Peace Office, Mayors for Peace 2020 Vision Campaign, Aotearoa Lawyers for PeaceGlobal Security Institute.

 


______________________________

Quattro Risoluzioni all’UN General Assembly: una vittoria di tutti noi

un-logoReally good news sul grande tabellone luminoso che ha comunicato via via l’esito delle votazioni in seduta plenaria all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, First Committee. Quattro importanti Risoluzioni che hanno visto protagonisti i rappresentanti di quasi duecento Nazioni, e in schiacciante maggioranza di consensi.

Il nome dei testi approvati non ci è nuovo e riporta, adesso nel consesso ufficiale della rappresentanza dei popoli del pianeta, l’eco dei grandi sforzi di preparazione e partecipazione delle recenti Conferenze sull’impatto umanitario nell’uso delle armi nucleari, Oslo, Nayarit, Vienna. Un grazie a ICAN e alle organizzazioni affiliate: la dimostrata realtà delle conseguenze terribili sulla vita dell’uomo e del pianeta ha superato – e adesso anche nelle alte sfere delle diplomazie mondiali – i concetti antichi di deterrenza per la propria sicurezza nazionale.

Prevedibile un dissenso da parte dei Nuclear States e dei loro alleati. Forse meno prevedibile l’uragano di Yes seguiti alla discussione dei documenti. E’ da sottolineare il tentativo da parte degli Stati nucleari di bloccare la discussione del testo presentato dall’Open Ended Working Group slittata poi al 5 novembre (le prime tre sono state votate il 2 novembre scorso) e comunque il risultato è stato notevole.

Che dire ancora della minoranza di voti contrari? Stati Uniti, Israele e NATOin primis, spiccando invece le, diciamo così, “anomalie” di Cina e Corea del Nord – la prima pur membro del “Nuclear Club”, la seconda con le aspirazioni a diventarlo – astenute o, nell’ultimo caso, perfino con un Sì da parte del rappresentante di Pyongyang.


Le Risoluzioni e le votazioni al First Committee

A/C.1/70/L.37 – Humanitarian consequences of nuclear weapons

  • YES: 136
  • No: 18
  • Abstain: 21

Qui il dettaglio delle votazioni

 

A/C.1/70/L.38 – Humanitarian pledge for the prohibition and elimination of nuclear weapons

  • YES: 128
  • NO: 29
  • Abstain: 18

Qui il dettaglio delle votazioni

 

A/C.1/70/L.40 – Ethical imperatives for a nuclear-weapon-free world

  • YES: 124
  • NO: 35
  • Abstain: 15
 A/C.1/70/L.13/Rev.1 – Taking forward multilateral nuclear disarmament negotiations
  • YES: 135
  • NO: 12
  • Abstain: 33

 


Fonte: Reaching Critical Will – the disarmament programme of the Women’s International League for Peace and Freedom (WILPF) http://reachingcriticalwill.org/